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Noleggio a Lungo e Breve Termine Q1 2025: Numeri, Tendenze e Prospettive

Noleggio veicoli: numeri e tendenze del primo trimestre 2025

Nel primo trimestre del 2025, il mercato italiano del noleggio – sia a lungo che a breve termine – ha evidenziato segnali contrastanti, ma nel complesso incoraggianti. Secondo i dati ANIASA–Dataforce, le immatricolazioni complessive di veicoli a noleggio (auto e veicoli commerciali leggeri) sono cresciute del +3,43% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo una quota di mercato del 33,05%. Un risultato che conferma il ruolo sempre più centrale del noleggio nella mobilità italiana.


NLT in crescita, NBT in flessione

A trainare il comparto è stato il noleggio a lungo termine (NLT), con 121.330 immatricolazioni e una crescita del +5,71%. In particolare, il mese di marzo si è distinto per il forte contributo delle società captive (quelle direttamente controllate dai costruttori), che hanno dato un impulso significativo al mercato.

Al contrario, il noleggio a breve termine (NBT) ha subito una flessione del -2,72%, fermandosi a 41.378 unità immatricolate. Il segmento ha risentito di una minore spinta commerciale e di dinamiche stagionali meno favorevoli rispetto al lungo termine.


Veicoli commerciali: un comparto in difficoltà

Le difficoltà si fanno ancora più evidenti nel segmento dei veicoli commerciali leggeri (LCV).

Questi dati evidenziano una fase complessa per il trasporto professionale, influenzata da fattori normativi, incertezza economica e rallentamenti nella sostituzione dei mezzi da parte delle aziende.


L’effetto fringe benefit sulle flotte aziendali

Uno dei principali ostacoli alla crescita è rappresentato dalle nuove regole fiscali sui fringe benefit aziendali.
Le modifiche introdotte penalizzano non solo i veicoli a motore termico, ma anche le ibride non plug-in. Questo ha generato un clima di incertezza tra le imprese, molte delle quali hanno rinviato il rinnovo delle flotte, contribuendo al rallentamento delle immatricolazioni aziendali.


Noleggio ai privati in netta crescita

Un segnale positivo arriva dal segmento dei clienti privati.
Nel primo trimestre del 2025, la loro quota ha raggiunto il 22,4%, in forte aumento rispetto al 16,6% dello stesso periodo del 2024.
Questo trend conferma l’interesse crescente dei consumatori verso il noleggio a lungo termine, percepito come una soluzione flessibile, accessibile e a basso impatto gestionale.


Previsioni per il 2025: tra ottimismo e prudenza

Nonostante le difficoltà, il comparto del noleggio dimostra una buona capacità di adattamento. Le stime per l’intero 2025 restano comunque caute:


Conclusione: una ripartenza a velocità differenziata

Il primo trimestre del 2025 disegna un mercato del noleggio a due velocità:

L’evoluzione nei prossimi mesi dipenderà dalla capacità del settore di adattarsi ai cambiamenti e di guidare, con equilibrio, la transizione verso una mobilità più sostenibile.


L’analisi per utilizzatore mostra una ripresa del noleggio a privati, la cui quota nel primo trimestre è salita al 22,4%, in netta crescita rispetto al 16,6% del 2024. Questo trend segnala un crescente interesse anche tra i clienti privati, che trovano nel noleggio a lungo termine una soluzione flessibile e vantaggiosa.

Nel complesso, i numeri positivi del primo trimestre 2025 rappresentano un segnale di resilienza per il comparto, che riesce a reggere l’urto delle difficoltà normative e dei cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Le previsioni per il resto dell’anno restano però caute: si stima una crescita del +2,4% nel lungo termine, trainata dalle autovetture (+7,6%), mentre i veicoli commerciali e il breve termine sono previsti in calo rispettivamente del -20,9% e -11,6%.

In sintesi, il mercato del noleggio nel primo trimestre 2025 mostra segnali di ripartenza selettiva. Il lungo termine tiene, anzi cresce, grazie alle politiche aggressive delle captive e all’interesse crescente dei privati. Il breve termine, invece, soffre ancora e richiede nuove strategie di adattamento e un supporto normativo più coerente. L’evoluzione del mercato nei prossimi mesi dipenderà in larga parte dalla capacità di rispondere a queste sfide.


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