Incentivi auto: nuovi fondi dal PNRR per la rottamazione, ma la strategia lascia perplessi

Nel quadro delle numerose misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Governo italiano ha annunciato un nuovo pacchetto di incentivi per la rottamazione delle auto più inquinanti, con l’obiettivo di favorire l’acquisto di veicoli elettrici e a basse emissioni. Una misura in linea con le raccomandazioni europee, che punta al rinnovamento del parco circolante e alla riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti privati e commerciali.

Il provvedimento nasce dalla constatazione che molte delle risorse precedentemente allocate per le infrastrutture della mobilità elettrica, in particolare per la realizzazione di colonnine di ricarica pubbliche, non sono state utilizzate. Per questo motivo, circa 597 milioni di euro sono stati riallocati per sostenere un piano di incentivi destinato alla sostituzione di veicoli termici con modelli elettrici.

Come funziona il nuovo bonus

Secondo quanto riportato nel documento trasmesso dal Governo alla Commissione europea, la misura è inserita nel “Programma di rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri” e prevede:

  • Contributi fino a 11.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica nuova (categoria M1), a fronte della rottamazione di un veicolo termico, per persone fisiche con ISEE fino a 30.000 euro.
  • Un incentivo di 9.000 euro per chi si colloca nella fascia ISEE tra 30.000 e 40.000 euro.
  • Per le microimprese, il contributo sarà pari al 30% del valore del veicolo commerciale elettrico (categorie N1 e N2, fino a 3,5 e 12 tonnellate), con un tetto massimo fissato a 20.000 euro.
  • Gli incentivi saranno validi fino al 30 giugno 2026, con priorità alle aree urbane a maggiore densità di inquinamento.

L’intervento è stato approvato dalla cabina di regia PNRR guidata dal Ministro Tommaso Foti, che nel suo rapporto ha evidenziato il raggiungimento del 58% della spesa sulle risorse già ricevute dal piano (circa 70 miliardi di euro). Il Governo rivendica così un “approccio dinamico” nella gestione del PNRR e una rimodulazione delle risorse finalizzata a “investire dove l’impatto positivo è garantito e rapido”.

Obiettivo condivisibile, ma approccio frammentato

L’intento dichiarato di promuovere una mobilità sostenibile è senza dubbio condivisibile. L’Italia, secondo i più recenti dati europei, continua ad avere un parco auto tra i più vecchi e inquinanti del continente, con una quota significativa di veicoli Euro 3 o inferiori ancora in circolazione.

Tuttavia, il modo in cui viene perseguito questo obiettivo solleva diverse perplessità, sia sul piano della coerenza strategica, sia sugli effetti collaterali che tali misure possono generare sul mercato.

1. Incentivi annunciati con tempistiche incerte: il rischio della paralisi nelle decisioni di acquisto

Uno dei principali rischi di questi annunci ripetuti e spesso non accompagnati da immediata operatività è quello di generare incertezza nei consumatori e negli operatori del settore. La sola aspettativa dell’arrivo di nuovi incentivi o la mancanza di chiarezza su criteri e tempistiche può indurre una parte del mercato a posticipare l’acquisto, in attesa di condizioni migliori o di ulteriori dettagli. Questo fenomeno, già osservato in passato, ha l’effetto paradossale di frenare temporaneamente le vendite proprio mentre si tenta di stimolarle.

2. Colonnine abbandonate: infrastruttura elettrica in secondo piano

Il fatto che i fondi originariamente destinati all’installazione di oltre 20.000 colonnine di ricarica vengano ora utilizzati per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici è un segnale controverso. Senza un’infrastruttura capillare ed efficiente di ricarica, il passaggio su larga scala alla mobilità elettrica è difficilmente sostenibile. La scelta di privilegiare gli incentivi alla rottamazione rispetto agli investimenti infrastrutturali rischia di produrre un effetto sbilanciato, dove l’adozione di nuovi veicoli non trova un ecosistema pronto ad accoglierli.

3. Il grande assente: il noleggio a lungo termine

Un altro aspetto particolarmente rilevante è l’assenza totale di riferimenti al noleggio a lungo termine, un canale che oggi rappresenta uno dei principali motori della transizione elettrica, in particolare per le PMI e i professionisti. Il noleggio a lungo termine consente infatti di abbattere le barriere all’ingresso, grazie a formule che includono manutenzione, gestione assicurativa, veicolo sostitutivo e spesso anche ricarica. Ignorare questo segmento – che nel 2024 ha immatricolato una quota significativa delle auto elettriche in Italia – significa tagliare fuori un’intera fetta del mercato capace di dare slancio alla mobilità sostenibile, in particolare nel Mezzogiorno e nelle aree a minore densità industriale.

Servono visione e coerenza, non solo annunci

In definitiva, sebbene l’idea di riattivare gli incentivi per la rottamazione sia teoricamente valida, l’efficacia reale di questa misura resta incerta. Le decisioni prese sembrano rispondere più a una logica di breve termine – quella del “salvare i fondi non spesi” – piuttosto che a una strategia sistemica e lungimirante per la mobilità elettrica. Senza una pianificazione integrata tra veicoli, infrastrutture e canali di distribuzione, il rischio è che queste iniziative si traducano in interventi a impatto limitato e disomogeneo. Per affrontare davvero la sfida della transizione ecologica, servono misure strutturate, stabilità normativa, coinvolgimento di tutti gli attori del settore – inclusi i player del noleggio a lungo termine – e una comunicazione chiara e trasparente al cittadino. Solo così si potrà costruire fiducia, sostenere la domanda e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Europa.

Mario Oliva

Mario Oliva è un esperto di automobili con una lunga carriera nel giornalismo automobilistico. Da anni collabora con il blog di Noleggio Semplice, dove condivide la sua vasta conoscenza del settore automobilistico e del noleggio a lungo termine. Con un occhio attento alle tendenze del mercato e alle esigenze dei consumatori, Mario offre recensioni approfondite e consigli pratici per aiutare i lettori a fare scelte informate. La sua scrittura è caratterizzata da un approccio chiaro e accessibile, rendendo comprensibili anche i dettagli tecnici più complessi.

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