Se Sparta piange Atene di certo non ride! Come le due potenze greche si trovarono entrambe in un momento di forte difficoltà dopo le guerre del Peloponneso, così il mercato automobilistico italiano dell’acquisto e quello del noleggio auto (nelle quali sono comprese sia le società di noleggio a lungo termine che quelle a breve) soffrono insieme, anche se in modi e misure diversi. Dopo la pubblicazione dei dati relativi al quarto mese del 2012, si comincia ad avere una più attendibile panoramica delle potenzialità del comparto.
Analisi immatricolazioni: privati, società, noleggio auto
Cominciando ad analizzare le vendite di auto a privati, nel periodo Gennaio/Aprile 2012 si evidenzia una diminuzione dell’immatricolato di circa 90000 unità rispetto allo stesso periodo del 2011, con una variazione negativa di quasi 24 punti percentuali ed una perdita di quota di mercato rispetto all’acquisto da parte di società ed al noleggio auto di circa 3 punti.
Non sono andate bene nemmeno le vendite a società con una perdita nel primo quadrimestre di circa 14000 unità rispetto all’anno precedente e una contrazione percentuale di circa 13 punti. La quota di mercato in questo caso è passata dal 15,61% del periodo gennaio/Aprile 2011 al 16,98 dello stesso periodo del 2012.
Un po’ “meno peggio” sono andate le immatricolazioni a società di noleggio auto. Confrontando i due quadrimestri si può notare una perdita di “sole” 12800 auto ed una differenza percentuale di 11,5 punti. In questo caso la quota di mercato sale dal 16,46% del 2011 al 18,24 del 2012, con una punta del 20,46% considerando il solo mese di Aprile.
Dai dati appena snocciolati si evince che la perdita più pesante sia stata quella riguardante le immatricolazioni a privati, evidenziando la difficile situazione delle famiglie italiane dopo tre anni di crisi economica. La loro quota di mercato è scesa al 64%, dimostrando l’assunto di chi, come chi scrive, sostiene che le case automobilistiche in Italia devono concentrare le loro energie sul mercato business se vorranno uscire dalla crisi che le attanaglia. La diminuzione dell’immatricolato registrata invece per le società è da ricercare non solo nella difficile situazione economica, ma anche nella miope politica fiscale dello Stato italiano che continua a tassare abnormemente le aziende senza aumentare le possibilità di deduzione e detrazione. Incredibili le differenze di trattamento fiscale dell’auto tra il Bel paese ed il resto d’Europa, con la Germania e la Spagna che hanno quote ammortizzabili del 100% senza limiti e la Francia e la Gran Bretagna con un limite di ben 18000 euro contro i 7200 dell’Italia. Per chiudere in bellezza, la detraibilità dell’Iva nei suddetti quattro paesi europei è totale.
Noleggio a Lungo Termine in Crescita
Vorrei separare il discorso riguardante le immatricolazioni alle società di noleggio e soffermarmi su quelle delle società di noleggio a lungo termine. Nonostante la discreta perdita in numeri assoluti, si evidenzia un deciso aumento della quota di mercato con risultati che fanno sperare in una presa di coscienza delle aziende italiane verso le tutele ed i risparmi derivanti da questa formula di fruizione dell’auto. Il noleggio auto a lungo termine è destinato ad affermarsi sempre di più nel nostro panorama automobilistico, specialmente nelle zone d’Italia dove i costi legati alla responsabilità civile ed alle coperture assicurative per furto e incendio hanno raggiunto cifre proibitive.